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lucrezia testa iannilli
LA FINE DEL MONDO
2020

Nella sua semplicità iconica, La fine del mondo irradia un messaggio allegorico avallato dal titolo stesso dell’opera. L’immagine femminile è rappresentata da un gioco di parole ironico legato al piacere e desiderio che essa ha rappresentato soprattutto nell’era di mercificazione, capitalismo, marketing e tutto il correlato legato a desiderio di possesso e consumo. La vulva. Presentata e riportata alla sua vera essenza, nella sua realtà oggettuale in un contesto non piu Courbettiano di “origine”, ma in un periodo che ne rappresenta la fine di una misti(fica)zione.