Lo sguardo non contagia. È rimasto solo quello. Lo sguardo non invecchia. Scopre l’anima. Prendono forma le paure, che la luce degli occhi cela virtuosamente. Si materializzano i corpi disfatti dell’esistenza in questo scorrere del tempo senza tempo. Gli zombi si sono riappropriati delle città. E il corpo si decompone nella staticità dell’attesa. Il corpo non segue più gli ardori. Tutto si spegne. Il sole è sparito e non riscalda più la pelle. Quanto tempo? Quanto tempo ancora?