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antonia labozzetta

2020

 

 

A metà del percorso della vita umana
mi ritrovai per un bosco oscuro,
poiché la via del bene era smarrita.
Ah come è difficile descrivere com’era questa selva orrida,
impraticabile e difficile da attraversare
che solo a pensarvi rinnova la paura!
E’ tanto piena di angoscia che poco più angosciosa è la morte del corpo e dell’anima”

Canto I Inferno, Divina Commedia, Dante Alighieri, 1472 (anno di pubblicazione).

In questa lotta contro un nemico invisibile e silenzioso la comunità mondiale prende coscienza della sua debolezza. L’uomo ad oggi comprende di essere fatto di carne e come tale prima o poi diventerà carcassa,
Ricordiamo di quando ci credevamo essere invincibili che tutto possono nei confronti del luogo che ci ospita? Le nostre misere azioni e i nostri evitabili sperperi hanno fatto sì che il paradiso terrestre diventasse il suo antagonista per eccellenza.
Il nemico dell’uomo non ce l’ha comunque fatta ad arrestare le abitudini, quelle cattive.
Le nostre coscienze non sono più capaci di un effetto catartico collettivo; ma la terra che prima calpestavamo da perfetti maleducati quali siamo pian piano sta dando spazio ad altri esseri più educati.
Dimostrazione che il pianeta può andare avanti senza la specie più evoluta e tanto intelligente da renderlo un luogo non sicuro, inadatto alla sua specie e alle altre.
LE orme dei sapiens resteranno ancora per un lunghissimo o indefinibile tempo, ma un giorno il pianeta si rigenererà, come da sempre accade, le acque luccicheranno, la terra resisterà, e tutte le nostre inutili intenzioni diverranno nulla come le nostre più grandi invenzioni.