Il tempo è cambiato, ma non è l’alternarsi del sole con le nuvole ad averlo determinato.
Si sta bene tutto sommato, ma cos’è successo là fuori? Il silenzio è talmente
presente da diventare assordante.
Il tempo si è esteso oltre i confini delle stanze dai tetti alti. Il tempo è uscito dai
rituali del quotidiano ed ha svuotato le strade. È diventato un lenzuolo bianco e
impalpabile, ci ha avvolto nel pianto, nei difficili risvegli, nei sogni.
I sogni sono l’unico spazio in cui è concesso incontrare gli altri. È un
intervallo fondamentale, quello che dura tra un vuoto di coscienza e un altro.